Carissimi genitori,
il periodo che stiamo attraversando vede un aumento significativo dei contagi da coronavirus. È certamente una situazione che ci preoccupa, e può anche spaventarci: sarebbe strano il contrario! Nello stesso tempo, però, non possiamo lasciare che la preoccupazione ci blocchi, e fermi anche l’azione educativa nei confronti dei nostri ragazzi.
Questo tempo ci chiede di rivedere le modalità di svolgimento anche delle attività di catechesi, attenendoci a quelle misure che ci sono state indicate come fondamentali per garantire la salute di tutti e uno svolgimento sicuro delle attività. Tali misure sono: distanziamento, mascherine, igienizzazione frequente delle mani. Il Responsabile Sicurezza Prevenzione Protezione (RSPP) della Comunità Pastorale ha verificato gli ambienti, e steso un protocollo per lo svolgimento delle attività nel rispetto delle disposizioni governative. In particolare è stata stabilita la capienza massima delle aule garantendo il distanziamento di 1,5 metri; sono stati pensati ingressi separati e scaglionati per i vari gruppi; i bambini e i catechisti saranno obbligati ad indossare la mascherina per tutta la durata degli incontri; non verranno svolte attività che prevedano la condivisione di materiale e/o l’assembramento dei bambini.
Fin quando non dovessero arrivare indicazioni diverse da parte delle autorità preposte, civili e diocesane, la nostra Comunità continuerà a svolgere le attività di catechesi in presenza: nulla può sostituire la bellezza e la significatività delle relazioni reali e non mediate dallo schermo di un pc. Se ci dovessero dare indicazioni di sospendere le attività in presenza, penseremo a modalità alternative, come già fatto nel periodo di lockdown degli scorsi mesi.
Questa situazione ci può dare l’opportunità ancora una volta per chiederci quale importanza diamo al cammino di fede, rispetto ad altre attività sportive, ricreative, ecc. Il catechismo spesso non rappresenta una priorità. Non vorremmo che questa situazione andasse ulteriormente a discapito del cammino di fede dei ragazzi, rafforzando l’opinione che il catechismo può essere tranquillamente saltato, cambiato, fatto in altri modi, mentre per altre attività si è disposti ad affrontare disagi e rischi determinati dalla situazione attuale.
Il cammino dell’iniziazione cristiana è di quattro anni, qualora una famiglia decidesse di non far frequentare per questo anno il catechismo al proprio figlio/a, il percorso riprenderà nel futuro lì dove si è interrotto.
Rimaniamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e vi salutiamo cordialmente
Il parroco don Claudio con la diaconia
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