In questo tempo di Pasqua, don Fabio ci aiuta ogni settimana con una riflessione a partire da alcuni quadri di famosi artisti.
In ascolto della parola del Vangelo At 1,9-11
Gesù fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo.
Per noi
Gesù torna in cielo e sembra abbandonare i suoi discepoli. È rimasto con loro dopo la Risurrezione per quaranta giorni, e ora torna dal Padre. Cosa faranno i suoi discepoli senza di Lui? Chissà quali sentimenti hanno nel cuore! Sanno che Gesù è risorto, ma non hanno ancora il coraggio e la forza di annunciarlo a tutti!
Gesù sale verso il cielo dopo la sua risurrezione: sale al cielo portando il suo corpo risorto, che porta i segni della sua passione. Gesù, come abbiamo visto nell’affresco di Giotto, è lanciato verso il cielo, è come attratto da Dio Padre. Gesù ci invita a seguirlo indicando che anche per noi la meta della nostra vita è la stessa: anche noi siamo attratti da Dio Padre, anche noi siamo incamminati verso il Paradiso, dove porteremo tutto quello che abbiamo vissuto qui sulla terra: nulla andrà perduto, ma tutto sarà avvolto e trasformato dalla luce di Dio.
Gli angeli scuotono gli apostoli: perché state con lo sguardo rivolto verso il cielo! Bisogna tornare ad agire, ad annunciare il Vangelo, a fare del bene! Gesù accompagna i discepoli, e desidera che attraverso di loro tutti gli uomini lo conoscano!
Gli angeli scuotono anche noi oggi: tu che cosa fai di bene nella tua vita? Come stai agendo, che scelte fai? L’amicizia con Gesù non può non tradursi in scelte concrete e quotidiane secondo il Vangelo!